Prima dell’attuale Presidente, l’istruttrice Brigitta Banki Horvath, vi fu il giornalista enigmista Leone Pantaleoni e prima ancora, sostenitore per decenni dell’attività a Pesaro, Alfio Vampa che tra le tante è stato anche Fiduciario degli Arbitri Marchigiani. Riportiamo un recente articolo di Leone dedicato da lui e tutti noi ad Alfio, da poco purtroppo scomparso e che non dimenticheremo.
Pesaro, 30 giugno 2016
Ne fu per molti lustri anima e corpo SCOMPARSO IL RE DEGLI SCACCHI ALFIO VAMPA La Pesaro scacchistica, e non soltanto, piange la morte di Alfio Vampa. Pesarese verace, molti figli sulle spalle della sola madre vedova, conobbe da giovane un periodo di duro tirocinio in Svizzera, dove fece il cameriere e dove, giardiniere nella villa faraonica di Charlie Chaplin, conobbe di persona tanto attore. Ed è proprio in terra elvetica che Vampa prese confidenza con quel gioco degli scacchi che gli dette ben presto, in coppe e trofei, numerose e crescenti soddisfazioni. Tornato in patria col gruzzolo e con il coraggio imprenditoriale del vero ‘self made man’, mise in piedi, in quel di Montelabbate, una fabbrica di soffitti e controsoffitti in gesso che diventò rinomata in tutto lo Stivale. Di Pesaro divenne precursore e simbolo degli scacchi. Presidente per antonomasia, intraprese tante di quelle iniziative che raccontarle tutte è cosa impossibile. Va però sottolineato quel campionato di scacchi assoluto all’Hotel Brig del 1975 di cui ancora non si sono spenti gli echi. Alfio Vampa fu persino sul punto di candidarsi a Presidente della Federazione Scacchistica Italiana e il sogno che gli è rimasto nel cassetto sono le Olimpiadi di San Marino che avrebbero portato sul Titano il fior fiore dello scacchismo mondiale. Non è un caso, allora, che la Federazione Marchigiana gli abbia conferito nel 2015 la targa di benemerito degli scacchi.
Leone Pantaleoni